18 Novembre 2020
Inquinamento e microbiota della pelle
Come un microcosmo della Terra, la pelle è un ecosistema chiamato microbiota,e influenzato dalla simbiosi delle relazioni tra le varie comunità che la abitano e dai meccanismi naturali che ne garantiscono le funzioni fisiologiche. Questi due parametri collaborano in modo strategico per proteggere questa armonia da tutti i tipi di stress interno o esterno che potrebbero mettere in pericolo il delicato equilibrio della pelle. Nel trattamento della pelle secca, matura, macchiata o sensibile diventa quindi necessario prendere in considerazione sia l'equilibrio del microbiota che i processi cutanei endogeni.
Vediamo ora nel dettaglio le peculiarità e le possibili alterazioni che caratterizzano i vari tipi di pelle:
Pelle secca
La manifestazione clinica più comune di disturbi cutanei è la secchezza della pelle. È caratterizzato da una pelle ruvida, malnutrita e sensibilizzata. Queste alterazioni sono principalmente il risultato dell’indebolimento della funzione barriera della pelle, a sua volta risultante da una carenza di lipidi e una maggiore perdita di acqua transepidermica (TEWL).
Pelle matura
Le pelli mature mostrano caratteristiche particolari: perdita di volume ed elasticità, comparsa di rughe piuttosto importanti e un colore tendente al grigio. Questo è dovuto ad una variazione importante della flora batterica superficiale ed anche di processi endogeni di origine ormonale che vengono a ridursi o addirittura mancare.
Pelli impure ed acneiche
La pelle diventa impura a causa di una serie di fattori che possono essere endogeni ma anche esogeni. Questi alterano l’ambiente cutaneo portando a condizioni di iper-seborrea che favorisce la proliferazione di batteri saprofiti e batteri patogeni. In questo tipo di pelle si evidenziano le imperfezioni, come macchie, foruncoli, punti neri ed eccessiva oleosità.
Pelli sensibili
La pelle è la prima difesa del corpo dalle aggressioni esterne, grazie ad una risposta immediata delle difese immunitarie. La pelle sensibile è caratterizzata da una risposta eccessiva alle aggressioni esterne. La sensibilità cutanea è uno stato caratterizzato da una risposta eccessiva che innesca una reazione infiammatoria. La pelle sensibile è iper-reattiva e soggetta a conseguenze pesanti: pruriti, rossori, arrossamenti improvvisi e sensazione di “pelle che tira”.
Come influisce l’inquinamento sul microbiota della pelle e come possiamo porvi rimedio.
L’inquinamento con il quale conviviamo, micropolveri, sbalzi termici, cibi troppo raffinati, porta come abbiamo già anticipato, ad una alterazione della microflora cutanea detta microbiota. Questa alterazione dà luogo a pelli sensibili, impure, secche ed accelera l’invecchiamento delle pelli mature.
Come possiamo contrastare al meglio tutto questo?
Le grandi aziende che producono attivi naturali e biologicamente modificati stanno davvero fornendo un grande apporto per la formulazione di creme che aiutino la pelle a riprendersi la sua funzione barriera. Peptidi biomimetici, attivi naturali fermentati, lisati batterici sono alcuni dei termini che trovate nelle varie pubblicazioni e che indicano questo tipo di attivi.
Due sono le cose che può fare il consumatore:
- Affidarsi ad aziende di prodotti cosmetici che evidenzino l’utilizzo di prodotti naturali innovativi ed in concentrazione adeguata.
- Cercare di alimentarsi nel modo più sano possibile in modo che l’equilibrio esterno sia supportato da quello interno.
La lotta contro l’inquinamento deve essere portata avanti a tutti i livelli: dall’uso di prodotti di un certo tipo sulla pelle ad una sana alimentazione.
E a tutta una serie di scelte (plastica da riciclo, materiali biocompatibili, biodegradabili, passeggiate in luoghi che siano mare, laghi o monti o colli. Non centri commerciali solo etc) che magari approfondiremo in un altro articolo.
A presto!
Dott. Paola Vallotto